giovedì 15 agosto 2013

Milan, Muntari: «Qui famiglia straordinaria»

Le parole del centrocampista rossonero sul club meneghino ed il Ghana.


© Foto: www.imagephotoagency.it
GHANA MILAN MUNTARI – Ad un passo dalla qualificazione ai Mondiali 2014 in Brasile, cresce l’attesa per il Ghana. Intervenuto ai microfoni del sito ufficiale della “FIFA”, Sulley Muntari ha parlato della corsa della sua nazionale: «Vogliamo andare in Brasile, per cui siamo molto concentrati. Siamo impegnati per conquistare questo traguardo. Sarà una partita difficile contro lo Zambia, faremo del nostro meglio per vincere. Siamo in testa al gruppo, vogliamo quindi chiudere in grande stile. Vogliamo regalare il sorriso ai ghanesi», ha dichiarato il centrocampista del Milan, che ha parlato poi della squadra rossonera: «E’ una famiglia straordinaria ed unita. Speriamo di far meglio nella prossima stagione».
Muntari è poi tornato sul gesto di stizza con cui si è rivolto al ct Appiah durante il match contro il Lesotho: «E’ normale reagire quando si viene sostituiti senza aspettarselo. Ma ho già dato una spiegazione all’allenatore, gli ho spiegato come mi sono sentito in quel momento e che non volevo mancargli di rispetto».


Live Streaming Svizzera-Brasile: in diretta l’amichevole internazionale in programma al St Jakob Park di Basilea

Live Streaming Svizzera-Brasile: questa sera i rossocrociati ospitano i verdeoro. Calcio d’inizio alle 20.45. C’è grande attesa al St Jakob Park di Basilea per questo importante test in vista dei Mondiali di calcio dell’anno prossimo.

Vi riproponiamo l’analisi pre partita:
Sarà Neymar il protagonista
dei Mondiali in Brasile?
Svizzera – La nazionale allenata da Ottmar Hitzfeld occupa al momento il primo posto nel Girone E di qualificazioni ai mondiali 2014. La Svizzera sembra avere in cassaforte il pass per la fase finale che si svolgerà nella prossima estate: ha infatti ben 4 punti di vantaggio sull’Albania seconda nel raggruppamento. C’è grande entusiasmo in Svizzera per quest’amichevole di grande prestigio. Ecco le dichiarazioni di Hitzfeld, tecnico rossocrociato: “Affrontare il Brasile è una sfida per tutti: tifosi, allenatore e giocatori. Ospitiamo una nazione che è la Nazione del Calcio, che può contare su giocatori impegnati in tutti i migliori campionati del mondo. Il Brasile è magico agli occhi di tutti gli amanti del calcio. Ricordo ancora del primo libro regalatomi dai miei genitori: parlava di Pelè. Conservo ancora il ricordo della squadra del 1958 in Svezia, la più bella di tutte“.
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Brasile – I verdeoro questa estate hanno meritatamente vinto la Confederations Cup disputata davanti al proprio pubblico. Ora l’impegno prosegue con la amichevoli che portano poi al tanto atteso mondiale che si svolgerà nuovamente in Brasile. Felipe Scolari sembra voler puntare deciso sul gruppo che di giocatori già presenti in Confederations Cup; dei 20 convocati per questa amichevole l’unica novità è rappresentata da Maxwell del PSG, autore di un ottimo esordio stagionale con il proprio club.

Brasile: preoccupazione per ritardi costruzione degli stadi per Mondiali 2014

Brasile: preoccupazione per ritardi costruzione degli stadi per Mondiali 2014
C’è già grande attesa per i Mondiali di calcio che si terranno in Brasile nell’estate 2014, ma l’organizzazione dell’evento sta causando non pochi problemi al Paese ospitante.

Dopo le proteste dei cittadini per il denaro speso per organizzare l’evento, il ministro brasiliano dello sport, Aldo Rebelo, si è detto preoccupato per i ritardi nella costruzione degli stadi che saranno utilizzati per le competizioni mondiali. Secondo le richieste della Fifa, infatti, tutte le strutture dovrebbero essere pronte per il prossimo dicembre, ma potrebbe non essere così, considerando che solo uno degli stadi in costruzione non ha nessun ritardo sui lavori e sarà, pertanto, consegnato in tempo.
Sei tra gli stadi che saranno utilizzati per Brasile 2014 sono già stati collaudati durante la Confederation Cup di giugno, conclusasi con la vittoria dei padroni di casa (3-0 in finale contro la Spagna), mentre altri sei sono ancora in costruzione. Secondo il progetto messo in piedi dal Paese ospitante, in collaborazione con la Fifa, il match d’apertura della competizione si terrà nel nuovo stadio in costruzione a Sao Paulo, al momento pronto all’84% (l’unico che sarà sicuramente consegnato entro dicembre); l’incontro finale, invece, si terrà al celeberrimo Maracana di Rio de Janeiro.
Rebelo è preoccupato soprattutto per 5 stadi, quelli di ManausCuritibaCuiabaPorto Alegre e Natal, pronti solo al 70%: “Questo mio appello deve esser preso come un avvertimento. Dobbiamo modificare il ritmo dei lavori, accelerare, altrimenti non saremo assolutamente in grado di rispettare i tempi di consegna. Penso sia possibile intensificare i lavori, ma quello che non succederà sarà un ulteriore aumento del budget“.
La Fifa ha detto la sua sulla vicenda, confermando che i Mondiali si terranno in Brasile come pianificato, e che non esiste nessun piano B per quanto riguarda gli stadi.
 – 14 AGOSTO 2013

CALCIO, BRASILE 2014: LA RUSSIA DI CAPELLO KO A BELFAST

ULTIM’ORA
BELFAST, 15.08.2013. -
Ct Capello
Sconfitta a sorpresa per la Russia, che vede complicarsi il cammino verso il Brasile. In una gara valida per il girone F di qualificazione ai Mondiali del 2014, la formazione di Fabio Capello e' stata battuta per 1-0 in trasferta dall'Irlanda del Nord. La rete decisiva e' stata realizzata da Paterson al 43' del primo tempo. La Russia, ferma a 12 punti, manca cosi' il sorpasso al comando al Portogallo, che resta due lunghezze avanti, mentre i nordirlandesi salgono a quota 6.

mercoledì 14 agosto 2013

Paola Ferrari: "Per i Mondiali 2014 io e la Ferilli saremmo una bella coppia". Per Serata Mondiale 20 anni dopo?

Ultima stagione al timone de La Domenica Sportiva per la giornalista, che arriva alla nona conduzione. Per il futuro sogna L'Arena di Giletti e un programma 'mondiale' con Sabrina Ferilli.


Il 25 agosto Paola Ferrari torna al timone de La Domenica Sportiva per la nona volta, ma a TV Sorrisi e Canzoni confessa che questa per lei sarà davvero l’ultima edizione. A dire il vero non è proprio la prima volta che la Ferrari parla di un addio alla DS: ultimamente la tentazione di un saluto definitivo aveva assunto le forme di un assessorato alla Regione Lombardia, manel tempo non sono mancati i tira e molla per la conduzione del programma sportivo più longevo della tv italiana.
Oggi torna ad affacciarsi, dunque, l’idea di lasciare La Domenica Sportiva:
“A fine campionato la mia intenzione è quella di lasciare. Una decisione difficile ma andava presa”,
dice la Ferrari a Sorrisi. Ma la dichiarazione, così com’è, è un tantino contraddittoria: si parla di ‘intenzione di lasciare’ e nel contempo di ‘decisione presa’. Un’ambiguità dovuta alla necessità di sintesi o segno di un’incertezza latente?
In ogni caso il Campionato deve ancora iniziare, quindi di acqua sotto i ponti ne deve passare ancora tanta. Ma, ad oggi, perché la Ferrari pensa di lasciare?
“Ho bisogno di cambiare rotta e non parlo necessariamente di televisione. Nella mia vita ci sono tanti altri impegni: la famiglia, l’Osservatorio nazionale bullismo e doping, di cui sono portavoce, la politica. Avrò sempre molto da fare”.
Insomma, il lavoro non è l’unica cosa che può impegnare una signora. Questo non vuol dire che la giornalista sia stanca della tv e dello sport, checchè. Anzi,
“se per i Mondiali 2014 in Brasile la Rai organizzasse un bel programma, magari in una chiave un po’ diversa dal solito, accetterei senza problemi”.
Per maggior onore, la giornalista ha in mente anche un possibile format, già testato in Primavera:
“Lo scorso anno, per la finale di Coppa Italia, avevo organizzato un bello speciale con Luca Zingaretti. Si parlava di calcio, ma soprattutto c’era molto spettacolo. Riproporre una cosa analoga per la Coppa del Mondo, magari con un taglio tutto al femminile, sarebbe davvero bellissimo. Ho anche il nome giusto da arruolare, Sabrina Ferilli. E’ una brava attrice ed è una grande esperta di calcio. Saremmo una bella coppia”.
Ora, con tutto il rispetto, sento un brivido scorrermi lungo la schiena: mi appare un’immagine, come una visione. Anno 1994, Mondiali di Calcio in USA, Alba Parietti e Valeria Marini in Serata Mondiale, programma di prime time con il quale Rai 1 accompagnava le dirette dei i match che all’epoca l’ADNKronos presentava così:
“La grande kermesse calcistica prima di tutto, il resto (balletti, interviste, canzoni e scommesse) va da sé, “perché l’avvenimento è talmente forte, come dice la Parietti, che tutto è al suo servizio”. E’ questa la filosofia ispiratrice del programma di punta che Rai 1 sta per mettere in campo per i Mondiali di calcio. Si tratta di Serate Mondiali, 13 puntate tra il 18 giugno e il 16 luglio, che introdurranno la partita serale”.
Beh, ovvio che la Ferrari (con la Ferilli) darebbe al programma un’impronta diversa. Del resto la giornalista non ama i programmi fotocopia: appena qualche giorno fa si ‘lamentava’ in un’intervista a Il Tempo della mancanza di idee nuove in tv.
“Da molti anni purtroppo ci sono pochissime idee. Siamo di fronte ad una tristezza creativa inedita che genera format logori”,
diceva, aggiungendo che manca ancora una nuova leva di conduttori:
“Spiace doverlo ammettere, ma spesso sono meglio i ‘vecchi’ dei ‘nuovi’. I vari Cattelan, Savino, Simone Annicchiarico non sono ancora paragonabili ai Bonolis, ai Gerry Scotty, ai Vianello…”.
Beh, i nomi fatti provengono da generazioni diverse, hanno talenti diversi, esperienze artistiche diverse, background a dir poco eterogenei. E poi il ragionamento sul ‘vecchio’ meglio del ‘nuovo’ potrebbe valere anche per i format, e alcuni recenti test lo hanno dimostrato.
Fatto sta che a me l’idea di uno show sui Mondiali sa di dejà-vu. E una ‘Serata Mondiale’ venti anni dopo sarebbe onestamente difficile da gestire, come lo sono in media le serate di sport non sport offerte dalla tv. Personalmente sono ‘purista’: se si parla di calcio, si parli di calcio. E basta. Ma non sono evidentemente al passo con i tempi.
Per pensare ai Mondiali c’è ancora qualche mese, ma intanto l’amo è stato lanciato. E non è l’unico ’suggerimento’ che la giornalista propone a chi ha ‘orecchie per intendere’. Ribadisce, infatti, che il suo sogno resta quello di condurre L’Arena:
“Ma come faccio? Massimo Giletti è un caro amico, non voglio mica soffiargli il posto! Finché fa quegli ascolti è intoccabile”.
Magari un giorno, chissà….
Per ora ha un’unica certezza nella vita
“l’amore per mio marito Marco (De Bendetti, ndr) e i miei figli Alessandro e Virginia”.
Per il resto si vedrà. Lei intanto un nome per la sua sostituta a La Domenica Sportiva lo fa ed è quello di Sabrina Gandolfi,
“però la palla passa al direttore Mauro Mazza, sono sicura che deciderà per il meglio”.
Anche per l’intrattenimento mondiale? Attendiamo….

ITALIA-ARGENTINA. Prandelli: "Grande umanità del Papa, domani fair play"

Balotelli e Messi non ci saranno - 

Papa Francesco: "Non so per chi tifare" - 

Lavezzi: "Grande gara, vogliamo fare bene" -

Prandelli in udienza da Papa Francesco

 
Mondiali 2014 - 13/08/2013 17:00
Attesa nel mondo sportivo per l'amichevole in programma domani sera all'Olimpico di Roma tra la nazionale e italiana e quella argentina. Una partita in onore di Papa Francesco e all'insegna del fair play. Il ct degli Azzurri, Cesare Prandelli, si sofferma con la Radio Vaticana sulla figura del Pontefice e dice: ''da subito abbiamo percepito una grande umanita'''. ''Il periodo di crisi c'e', il calcio non so se puo' cambiare. Sono convinto che sono i comportamenti delle persone che possono condizionare i cambiamenti. Per quanto ci riguarda e per quanto mi riguarda, la Nazionale deve avere sempre un certo tipo di comportamento. Questa partita -aggiunge- puo' essere significativa da un certo punto di vista: dato che l'estate e' iniziata con polemiche, con violenza, con il "solito calcio"; noi vorremmo proporre una partita divertente, piacevole, agonisticamente forte ma con grande rispetto e con grande ''fair play'' in campo e sugli spalti''. ''Un mondo civile -prosegue Prandelli- dovrebbe essere un mondo dove non ci dovrebbe essere una grande differenza tra chi ha la possibilita' di vivere in maniera agiata e chi non ha la possibilita' di arrivare a fine mese. Qualche giorno fa, in un'intervista - per smorzare un po' i nostri sensi di colpa - dicevo che potremmo mettere a disposizione una percentuale sulle trattative, su queste cifre cosi' alte perche', secondo me, nella vita sono le cifre basse che fanno la differenza e non quelle alte''.

''Il nostro obiettivo -rileva Prandelli- era quello di riavvicinare la gente alla maglia azzurra, con entusiasmo, con partecipazione e con il calore che la gente deve avere nei confronti di una squadra di calcio e soprattutto nei confronti della Nazionale.


I giocatori hanno sempre risposto bene, con grande sensibilita' tutte le volte che abbiamo proposto qualche iniziativa. Sono convinto che la Nazionale debba far questo''. Sulle recenti manifestazioni di piazza in Brasile in occasione della Confederations Cup, il ct della Nazionale osserva: ''quando ci sono milioni di persone che manifestano, soprattutto giovani, bisogna avere una grande attenzione, una grande capacita' di leggere queste proteste. Quello che abbiamo notato e' che c'e' troppa differenza tra chi sta bene e chi sta male''. Quanto ai valori religiosi, ''personalmente penso che possano aiutare nei momenti di grandissima tensione; per capire che non bisogna prendersi troppo sul serio perche' ci sono tanti altri problemi piu' importanti di quello che stai facendo. Bisogna poi dare un incoraggiamento a quelle squadre e nei confronti di quei giocatori che attraversano un momento di particolare difficolta'. Anche nel calcio ci possono essere momenti di sconfitta ma anche una grande solidarieta'''. Quella argentina e' una nazionale ''ricca di giocatori di grande talento e di grande qualita'. Hanno il giocatore piu' forte al mondo: Messi. Per noi -conclude Prandelli- sara' un piacere cercare di batterli. Sono convinto che possiamo regalare uno spettacolo molto bello".

martedì 13 agosto 2013

CALCIO NAPOLI: IL PROCURATORE “PER LORENZO SPERO NEL RINNOVO E IN BRASILE 2014”

12/08/2013 - A Radio Crc, nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma, è intervenuto Fabio Andreotti, agente di Lorenzo Insigne: “Il Napoli ancora non ci ha chiamato. Siamo in attesa della telefonata del Napoli, che ancora non è arrivata. Le idee sono chiarissime, perché in un mercato quello che fa il prezzo sono le domande. Di domande Lorenzo ne ha. Ma lui vorrebbe restare a Napoli. Ci sono società che hanno avuto il coraggio di accostarsi al Napoli e hanno chiesto di sapere il prezzo del cartellino. E’ vera l’indiscrezione Sunderland, che Bigon ci ha confermato. Lorenzo però è stato categorico nel voler restare a Napoli e diventare bandiera della squadra. Ha molta stima e fiducia nel presidente De Lurentiis, ed è sicuro che non lo deluderà. Vuole restare a Napoli anche se per meno soldi. Insigne e Psg? Sappiamo che realtà importanti lo stanno seguendo da molto tempo. Lorenzo però pensa solo al Napoli. Noi come lui sappiamo che questo sarà l’anno importante. I presupposti sono quelli di fare bene. Speriamo solo che nessuno gli faccia passare questo entusiasmo. E’ giusto che gli venga resa giustizia. Lorenzo e La Nazionale? Due gli obiettivi per Lorenzo. Grande campionato per ottenere poi la qualificazione in Nazionale. Obiettivo professionale principale quello di far disputare a Lorenzo i Mondiali in Brasile del 2014

Ufficiale, ecco il pallone per il Mondiale 2014 in Brasile! Ecco Brazuca



UFFICIALE PALLONE MONDIALE 2014 – Di seguito potete apprezzare la sfera che verrà utilizzato durante il prossimo Mondiale di calcio che si terrà ne 2014 in Brasile. Il pallone sarà firmato come al solito dall’Adidas e si chiamerà Brazuca. Un pallone decisamente colorato e stilisticamente interessante anche se la speranza è che sia migliore del tanto chiacchierato Jabulani del Mondiale del 2010 in Sud Africa. Vi piace questa nuova palla?

La redazione di Calciomercatonews.com

Biglia giocherà nel suo nuovo stadio, l'Olimpico: "Voglio il mondiale 2014, dimostrerò quanto valgo"

Biglia vuole giocare bene con la maglia della Lazio per disputare il mondiale 2014 con l'Argentina

Il centrocampista della Lazio ha detto che farà di tutto per convincere il ct Sabella a portarlo in Brasile in occasione del mondiale del 2014.

Tra i volti nuovi in casa Lazio c'è il centrocampista argentino ex-Anderlecht Lucas Biglia. Il giocatore è stato convocato dal ct Sabella per giocare l'amichevole in programma il prossimo 14 agosto all'Olimpico contro l'Italia. Ecco quali sono le sue impressioni ai microfoni di Tyc Sports.

"Quella contro l'Italia sarà sicuramente una grande sfida, è la prima volta che mi trovo a poter affrontare una potenza del calcio mondiale. Gli azzurri hanno fatto bene in Confederations Cup, per noi sarà un buon test per capire a che punto siamo della nostra crescita".

"Non ho parlato coi miei compagni della Lazio di questa partita, anche perchè parlo ancora poco l'italiano. Di sicuro loro rispettano molto il fatto che abbiamo a disposizione il miglior giocatore del mondo, cioè Leo Messi. Mi piacerebbe poter convincere il ct Sabella con le mie prestazioni a convocarmi per il mondiale, è un sogno poterlo giocare e vincere".

Biglia è prontissimo per la sua avventura nella Serie A italiana: "Fino a questo momento credo di aver fatto sempre bene il mio lavoro, voglio continuare in questo modo. Non voglio dire nulla, preferisco fare vedere sul campo quello che valgo effettivamente".

lunedì 12 agosto 2013

Fortaleza città Mondiali Brasile 2014: storia, itinerari e luoghi da visitare

Fortaleza è la capitale nonché la città più popolosa dello Stato del Ceará, situato nella parte nord-orientale del Brasile, seppur non la più importante sul piano economico, preceduta da Salvador de Bahia. Quarta città più popolata della nazione, con i suoi quasi 3 milioni e mezzo di abitanti, indotto e provincia comprese, Fortaleza affaccia per due lati sull’Oceano Atlantico, precisamente sulle rive del torrente Pajeù, e deve appunto alla propria location gran parte delle fortune in termini turistici, vantando ben 34 chilometri di spiagge, tra le più belle dell’intero Brasile. Ma non c’è solo il turismo a trainare l’economia della città, che è uno snodo cruciale dell’intera nazione, rappresentando il punto di partenza dell’autostrada BR-116, la più importante arteria stradale del paese che si estende fino a Jaguarao.
Fortaleza è inoltre sede di un importante aeroporto, il Fortaleza-Pinto Martins, scalo internazionale, ed è anche un florido centro industriale: molto avviate in particolare le attività della pesca e quella dell’artigianato, con i famosi ricami. Dal punto di vista economico, Fortaleza è sede del Banco do Nordeste, della Companhia Ferroviaria do Nordeste e del DNOCS, l’agenzia federale che s’incarica della protezione contro le inondazioni. Fortaleza è una delle dodici città che ospiterà il Mondiale di Calcio 2014, presso lo stadio Castelao, il quarto più capiente tra quelli prescelti, con quasi 65.000 spettatori. L’impianto ha già ospitato tre partite dell’ultimaConfederations Cup, tra le quali la semifinale Italia-Spagna, preceduta dalle accese proteste della popolazione contro il Governo contro i presunti sprechi economici dell’organizzazione.

Cenni storici Fortaleza – Brasile

Fortaleza è un centro dalle origini multietniche. Gran parte della sua struttura attuale, infatti, si deve al Forte Schoonenborch, la fortezza realizzata dai coloni olandesi durante la dominazione durata fino al 1654.Successivamente la città passò ai portoghesi, che coniarono il nome “Fortaleza de Nossa Senhora de Assunçao”, ridotto poi alla forma attuale. L’attuale nome della città torna anche nel motto, contenuto nello stemma e scritto in latino: “Fortitudine”.

Itinerari e luoghi da visitare a Fortaleza – Brasile

Situata poco più a nord rispetto al deserto del Sertao, Fortaleza risente di tale vicinanza soprattutto nel periodo estivo, durante il quale il clima è tipicamente tropicale e secco, pur facendo registrare raramente temperature superiori ai 30°. Abbondante la media di precipitazioni, soprattutto durante l’inverno, quando le cosiddette piogge calde attirano il turismo, che registra i risultati migliori proprio in questa fase dell’anno. E gran parte del turismo si fonda proprio sulle bellezze naturali, più che architettoniche. I già citati 34 km di spiagge, infatti, richiamano decine di migliaia di visitatori ogni anno anche se alcune di esse, dalla Praia do Futuro alla Praia da Iracema, sono collocate poco fuori dalla città così come le due spiagge più famose e più estese, la “Costa Sol Nascente”, ad est del centro cittadino, e la “Costa Sol Ponente”, nella parte nord-occidentale. Spettacolare il panorama offerto al tramonto dalla Praia de Iracema, lunga ben sei chilometri.
Fortaleza - Praia de Iracema
Da non sottovalutare comunque la bellezza del centro storico così come la caratteristica Rua Monsenhor Tabosa, collocata a metà della Beira-Mar: si tratta di una sorta di amplissimo centro commerciale all’aperto dove la parte del leone la fa il già citato e rinomato artigianato locale, con souvenir, abiti, scarpe e borse rigorosamente fatte a mano che attirano l’attenzione dei turisti e non solo.

Fortaleza - Rua Monsenhor Tabosa
Fortaleza – Rua Monsenhor Tabosa










Eventi e folklore a Fortaleza

Se Rio de Janeiro è la capitale del carnevale moderno, nessun altra città del Brasile sa esprimere al meglio le tradizioni del carnevale antico brasiliano. Ogni anno, infatti, l’ultima settimana di luglio, in piena stagione turistica, è consacrata al Fortal, il carnevale fuori stagione preceduto, nel febbraio 2013, da un festival dimusica jazz e blues. A novembre è invece la volta del Festival del Rock (“Cearà Music“), che ospita annualmente gruppi locali e non solo. Ma la città è conosciuta soprattutto per la propria scoppiettante vita notturna, dominata dall’elevato numero di discoteche, tutte concentrate nella zona di Praia de Iracema:Mucuripe, Forrò Mambo, Bikini e Europa sono solo alcuni nomi. Da seguire anche la Regata de Jangadas, a luglio, con le caratteristiche imbarcazioni locali e la Semana do Folclore, un mix delle più importanti tradizioni cittadine.

Fortaleza: Tradizione enogastronomica

La tradizione culinaria di Fortaleza rispecchia quella della regione del Ceará, caratterizzata da sapori molto intensi unendo la cultura portoghese a quella africana. Numerosi i ristoranti e gli alberghi (“pousadas”) che, esaltati dal culto dell’ospitalità della popolazione, sanno offrire tante varianti alimentari. Tra i piatti tipici spicca il ”carne de sol”, a base di carne di manzo fatta essiccare e spesso servita con hamburger. Altra specialità è una variante della comune feijoada, con manioca fritta, fagioli e riso. Il locale più famoso è il Pirata Bar, con musica live ed intrattenimenti di vario tipo.

sabato 10 agosto 2013

Abete, checkup per Mondiali ad aprile

Presidente Figc, potrebbe svolgersi tra il 15 e il 20


Brasile 2014

(ANSA) - FIRENZE, 9 AGO - Potrebbe svolgersi tra il 15 ed il 20 aprile 2014 il checkup per gli azzurrri convocabili per i Mondiali in Brasile che si terranno a prossimo giugno. 'Stiamo pensando di inoltrare alla Lega di serie A la richiesta di poter effettuare questo checkup sugli azzurri, per preparare al meglio i mondiali - dice il presidente Figc Giancarlo Abete - e il periodo potrebbe essere tra il 15 ed il 20 aprile. Timore di stress da calendario? In ogni caso si tratterebbe di un problema internazionale'.

Spagna, Del Bosque apre le porte della Nazionale ai talenti dell'under 21

Vicente Del Bosque diramera’ oggi la lista dei convocati dopo la Confederations Cup, con la quale si apre la stagione del Mondiale. A meno di un anno da Brasile 2014, il selezionatore spagnolo inizia ilLifting delle furie rosse. Si spera in una vasta rappresentanza dei giovani talenti dell’under 21, con il leader Isco che avra’ l’opportunita’ il prossimo mercoledi’ di esordire con la nazionale maggiore a Guayaquil contro l’Ecuador.
La Spagna ha mostrato segni di stanchezza nella finale del Maracana’ contro il Brasile. Il match con l’Ecuador servira’ per testare alcuni dei campioncini dell’under 21: oltre Isco, dovrebbero essere della lista De GeaInigo Martinez, Thiago Alcantarae Montoya o Carvajal. Riposeranno alcuni dei big, come Xavi, per decisione tecnica, e Pique’ per squalifica, essendo stato espulso contro il Brasile nella finale della Confederations e non potra’ giocare il match valido per le qualificazioni modiali contro la Finlandia il prossimo 6 settembre. Del Bosque dovra’ provare un centrale, visto che Puyol e’ indisponibile e puo’ contare solo su Sergio Ramos e Albiol. Ci sarebbe Inigo Martinez che ha fatto un grande Europeo under 21 ed e’ anche mancino. I mancini centrali di difesa sono rari nella Liga. Del Bosque ha provato sia Azpilicuetache Dominguez, ma entrambi hanno deluso, ora tocca a Martinez.
Ad un anno dal Mondiale Del Bosque vuole mettere mano ad una rinnovazione della nazionale, sempre nel rispetto dei campioni del mondo e coinvolgendo i fenomeni dell’under 21 e qualche altro giocatore come Benat. Ci si aspettano almeno 5 giocatori di quelli che hanno recentemente vinto l’Europeo di categoria in Israele. Tutti, tranne Inigo Martinez, sono stati gia’ stati convocati nella nazionale maggiore, ma questo e’ il loro momento piu’ importante. Si fa affidamento soprattutto suIsco e Thiago, per sostituire i mostri sacri Iniesta ed il gran regista, Xavi.
Nonostante la sconfitta col Brasile in finale di Confederations, la Spagna continua a guidare la classifica FIFA, posizione che ha occupato negli ultimi quattro anni. La Germania e’ seconda, terza la Colombia.

venerdì 9 agosto 2013

Analisi – Mondiali 2014: Il jogo bonito e l’amarezza di Zico


Zico è triste. Il leggendario centrocampista sudamericano, in grado di insaccare più di 500 palloni in rete per convertirsi in una vera e propria leggenda del calcio mondiale, si chiede cosa ne sia stato della magia del jogo bonito nel suo amato Brasile. Il leader della nazionale verde-oro di quella indimenticabile Coppa del Mondo del 1982 – considerata da molti la migliore Seleção di sempre – si è lasciato andare, soltanto alcuni giorni fa, ad uno sfogo nel corso di un’intervista concessa a Rio de Janeiro. «Il mondo intero celebrava il nostro futebol, i nostri campioni e le nostre vittorie. Oggigiorno, invece, i nostri migliori calciatori sono all’estero e molti di loro non fanno altro che scaldare le panchine o – sembra voler dire “peggio ancora” – giocare in difesa». Un’affermazione, condita da una smorfia di amarezza, che non può stupire gli appassionati della nazionale cinque volte campione del mondo. Una mentalità da sempre votata al gioco spettacolare ed offensivo che, con le dovute eccezioni legate ad alcuni straordinari talenti individuali, sembra essersi smarrita. Queste le premesse del nostro “viaggio” in Brasile, ad un anno esatto dal Mondiale 2014.
La parola che balza subito in primo piano è “crisi”. Crisi dentro e fuori dal campo. Sul manto verde, soltanto la vittoria nella Confederations Cup 2013 ha consentito ai verde-oro di risalire dal ventiduesimo posto del ranking Fifa, dove si trovava dietro Svizzera, Grecia ed Ecuador, ad una nona posizione che, comunque, suona come un insulto alla storia ed alla grandezza sportiva di questo Paese. Ma non è tutto. La crisi ancor più evidente è quella affiorata fuori dal terreno di gioco. La maggior parte dei progetti legati alle infrastrutture fanno registrare dei ritardi a dir poco preoccupanti, al punto da spingere l’eccentrico presidente Vladimir Putin ad un’incredibile offerta senza precedenti: garantire il rispetto dei tempi, una perfetta organizzazione nonché ingenti risorse economiche per ottenere, in cambio, che il mondiale 2014 si giochi in Russia. Se uno come Putin arriva ad indossare i panni dell’eroe, viene da pensare che la situazione sia davvero fuori controllo.
Brasile 2014
Inevitabile una domanda: chi sono i responsabili di questo scenario così distante da quell’allegria e da quell’energia positiva che, nel calcio come nella vita di tutti i giorni, contraddistinguono i brasiliani nell’immaginario collettivo di ciascuno di noi? Una domanda cui ha risposto lo stesso Zico: «La onnipotente Confederazione Brasiliana di Calcio (nota come CBF, ndr), guidata da un gruppetto di uomini talmente vecchi che negli anni della Seconda Guerra Mondiale erano già adolescenti». Parole pesanti cui ha aggiunto: «non mi aspetto nulla da loro. Tornano a farsi vivi solo quando c’è un mondiale. Stiamo parlando di persone che amministrano affari giganteschi e per nulla interessate a vedere il miglior calcio giocato». E così, anche la leggendaria Seleção è stata «sabotata», assicura Zico. Invece di mettere insieme gli 11 migliori, dando loro la possibilità di affiatarsi e fare gruppo, la CBF sceglie giocatori di media fascia per farli debuttare con la maglia della nazionale. Quando la notorietà fa lievitare il prezzo del cartellino, i giovani vengono venduti sul mercato internazionale. Un giocatore valutato 1 milione di dollari può arrivare a costare il doppio se aggiunge al suo curriculum vitae una semplice linea: “nazionale brasiliana”.
Dalla gloria raggiunta nell’ormai lontano 2002, anno in cui la verde-oro vinceva il suo quinto titolo mondiale in Corea-Giappone, la Federazione ha vissuto una decade di lusso sfrenato. Un’organizzazione privata in grado di spendere milioni e milioni di dollari in jet privati, stipendi mensili oltre l’incredibile cifra di 200mila dollari e decisioni a dir poco discutibili che fanno capo al nome di colui che ne è stato presidente per gli ultimi 22 anni: Ricardo Teixeira. Una serie pressoché infinita di scandali, venuti a galla tra gare di appalto truccate e tangenti milionarie, lo ha costretto a fare un passo indietro nel 2012. Da allora vive in una sorta di auto-esilio dorato, a nord di Miami, in una maison di lusso con 7 camere da letto, 8 bagni, una Porsche, due Mercedes ed uno yacht italiano, lungo 18 metri ed il cui valore è stimato attorno ai 2 milioni di dollari, ancorato al suo molo privato. A dispetto della sua “fuga”, Teixeira è riuscito a mantenere un piede ben saldo nell’orticello della Confederazione. Oggi, infatti, è consulente esterno della CBF. Un “dettaglio” che vale uno stipendio mensile pari a 75mila dollari.
La brusca uscita di scena di colui che è riuscito a guadagnarsi l’appellativo di “dittatore” ha illuso molti tifosi. In tanti pensavano che fosse oramai giunto il momento di voltare pagina, grazie ad una nuova generazione di dirigenti che avrebbe reso la Coppa del Mondo 2014 un successo “a tutto tondo”. Così non è stato. José María Marín, l’attuale presidente della CBF, non è mai stato eletto per occupare il prestigioso incarico. È stato promosso per via della sua «esperienza». In altre parole, per la sua età. Un rito più simile a quello di una successione al trono che non a quello che dovrebbe regolare la scelta della nuova guida di un’organizzazione sportiva.
Un uomo “nuovo” (classe 1932, ex-governatore di San Paolo durante gli anni della dittatura militare) per una politica vecchia, vecchissima. Simbolo di tutto ciò che i brasiliani, quelli che il calcio lo amano per davvero, hanno combattuto negli ultimi anni.
Al caos che regna nei palazzi del potere fanno da contraltare la serenità e la gioia di un gruppetto di ragazzi sulla magnifica spiaggia di Copacabana. Un pallone sgonfio resta sospeso a mezz’aria ed il suo rumore sordo accompagna ogni colpo di testa e qualsiasi altra prodezza in stile carioca. Quel suono, unito a quello delle onde, lascia intendere perfettamente tutta la magia del jogo bonito di cui parlava Zico. Speriamo che il Brasile torni ad essere tutto questo anche sul tappeto verde del Maracaná.
Romeo Lucci
Pubblicato il 08 agosto 2013 da redazione La Voce

giovedì 8 agosto 2013

Mondiali 2014, Italia-Bulgaria: ecco tutte le info per i biglietti

Mondiali 2014, Italia-Bulgaria: ecco tutte le info per i biglietti
Come riportato sul sito della FIGC, inizierà venerdì 9 agosto  la vendita dei biglietti per Italia-Bulgaria, gara di qualificazione alla Coppa del Mondo Brasile 2014  in programma allo Stadio “Renzo Barbera” di Palermo venerdì 6 settembre (calcio d’inizio alle ore 20.45). Per i soli possessori della card Vivo Azzurro la prevendita on-line inizierà mercoledì 7 agosto.
I biglietti ridotti sono riservati alle donne, ai ragazzi fino ai 16 anni (nati dopo il 6 settembre  1997), agli Over 65 (nati prima del 6 settembre 1948) e ai possessori della Card Vivo Azzurro.
I tagliandi, nel numero massimo di quattro e nel rispetto delle normative vigenti riguardo la nominatività, potranno essere acquistati on line sul sito www.figc.it, sul sito www.vivoazzurro.it, sul sito  www.ticketone.it  e presso i punti vendita Ticket One sparsi sul territorio nazionale.

Quale volto avranno i Mondiali 2014?

A un anno dalla ventesima edizione dei Mondiali che si svolgeranno in Brasile, iniziamo a chiederci quali saranno le 32 nazioni che disputeranno la più prestigiosa delle competizioni internazionali di calcio. Passiamo in rassegna le squadre qualificate e parliamo delle possibilità delle nazionali ancora in lizza per un biglietto verso l’America Latina.

Quello del 2014 sarà un Mondiale dai colori accesi. Nazionali di tutto il mondo arriveranno a comporre una rosa di 32 squadre per contendersi l’ambitissimo trofeo.
Il Brasile, in quanto paese organizzatore, è automaticamente qualificato. Cinque volte vincitori della prova, i verdeoro partono favoriti per questi Mondiali, ma dovranno fare prima i conti con altre squadre preparate e ambiziose.
Per quanto riguarda l’Europa, anche se non siamo ancora a conoscenza delle squadre qualificate, possiamo già parlare delle nazionali che sono ormai quasi sicure di andare in Brasile l’anno prossimo. Nove gruppi di qualificazione e già qualche favorita: il Belgio, l’Italia, la Germania, l’Olanda, la Svizzera, la Bosnia Erzegovina e la Spagna. Salvo cause di forza maggiore, queste sette nazionali dovrebbero affiancare il Brasile nella gara. Ci sono poi altri paesi in fase di ballottaggio favorevole: si tratta di Croazia, Portogallo, Russia, Grecia, Montenegro, Inghilterra e Francia.
Purtroppo alcune di queste squadre dovranno passare dai play off prima di convalidare il loro biglietto per la ventesima edizione dei Mondiali (vedere analisi su scommessa-calcio.com). L’Europa dovrebbe quindi offrire diverse squadre di prestigio per il prossimo Mondiale. Alcune favorite/outsider arriveranno proprio dal nostro continente ma il Sudamerica non va sottovalutato e sarà di sicuro serbatoio di nazionali dal forte potenziale agonistico.

E gli altri continenti?

Mondiali di Calcio Brasile 2014 - Italia
L’Argentina di Lionel Messi dovrebbe logicamente essere presente in Brasile. L’Albiceleste è leader della zona CONMEBOL e sarà sicuramente accompagnata dalla Colombia. Il Paraguay e la Bolivia sono quasi eliminati, ma per le altre squadre della zona tutto è ancora possibile.
Per quanto riguarda il resto dell’America, gli USA sono partiti con il piede giusto. I compagni di Landon Donovan sono leader della zona CONCACAF e potrebbero essere raggiunti dalla Costa Rica e dal Messico. Nell’altra estremità del globo, la zona Asia (AFC) ha già emesso il suo verdetto. Quattro qualificate: l’Iran, la Corea del Sud, il Giappone e l’Australia.
Per finire, l’Uzbekistan e la Giordania giocheranno i play off per poter raggiungere l’ultima partita di qualificazione contra la quinta classificata della zona CONMEBOL.
In Oceania è stata la Nuova Zelanda ad aggiudicarsi il primo posto del gruppo. I neozelandesi dovranno giocare una partita di play off contro la quarta classificata della zona CONCACAF per sapere se potranno arrivare in Brasile.
Ultimo continente coinvolto da queste qualificazioni: l’Africa. La zona CAF è molto incerta e conosciamo appena il nome di tre nazionali su dieci che si sono qualificate per i play off: la Costa d’Avorio, l’Egitto e l’Algeria. Altre squadre sono in lizza: si tratta di Ghana, Zambia, Congo, Burkina Faso, Gabon, Nigeria, Malawi, Camerun, Libia, Senegal e Uganda.
La stagione 2013-2014 sarà quindi molto piena con le qualificazioni e i campionati nazionali, e i Mondiali saranno senz’altro entusiasmanti. Anche per le qualificazioni si prevede ancora spettacolo, viste le possibilità offerte alle diverse nazionali ancora in corsa per un posto in Brasile.
Per saperne di più sui bookmakers per scommettere durante le qualificazioni, sulle quote e su eventuali pronostici visitare Scommessa-calcio.com.

Mondiali 2014: spesa turisti in Brasile stimata a 11 miliardi ollari

Mondiali di Calcio Brasile 2014
I turisti che giungeranno in Brasile per seguire la Coppa del Mondo di Calcio nel 2014 spenderanno circa 25,2 miliardi di real, circa 11 miliardi di dollari. Lo ha stimato uno studio pubblicato da Embratur, l'ente del turismo brasiliano. La spesa dei turisti brasiliani rappresenteranno il 72% del totale, circa 8 miliardi di dollari, mentre gli stranieri conteranno per poco più di 3 miliardi. "E' importante sottolineare che queste sono solo le risorse spese direttamente dai turisti - ha precisato il presidente di Embratur, Flavio Dino - L'importo complessivo dalle attività turistiche è molto più grande e comprende anche l'impatto indiretto sulla catena di fornitura di servizi". 

7.8.13/16:57
Fonte: Finanza.com
Una montagna di soldi - Mondiali di Calcio Brasile 2014

Rio de Janeiro città Mondiali Brasile 2014: storia, itinerari e luoghi da visitare Categoria: Itinerari luoghi da visitare

di davide Data: 08-08-2013 

Rio de Janeiro è la seconda città del Brasile dopo San Paolo per numero di abitanti (quasi 6.200.000 secondo il censimento del 2009) e per estensione, superiore anche alla capitale Brasilia, oltre che la principale meta turistica della nazione: collocata su lunghe e strette pianure alluvionali conficcate tra le montagne, si trova sulla parte ovest della Baia de Guanabara. Fondata nel 1565 dal portoghese Estacio de Sa, ma scoperta già sessant’anni prima durante una spedizione di esploratori portoghesi, Rio de Janeiro ha vissuto tanti cambi di denominazione, assumendo stabilmente l’attuale identità solo nel 1975. Rio sarà la vera capitale del mondo per i prossimi tre anni: durante l’estate 2013 (23-28 luglio) ospiterà infatti la Giornata Mondiale della Gioventù, primo viaggio internazionale di Papa Francesco, un anno dopo sarà la volta dei Mondiali di calcio, con il mitico stadio Maracanà che sarà il teatro della finale, mentre nel 2016 Rio attirerà le attenzioni degli sportivi di tutto il mondo ospitando, tra il e il agosto, i Giochi della XXI Olimpiade. 


Cenni storici Rio de Janeiro – Brasile 

Il nome “Rio de Janeiro” significa “fiume di gennaio”: proprio a questo mese, per l’esattezza al 1° gennaio 1502, risale la scoperta del territorio dell’attuale città da parte di un gruppo di esploratori portoghesi che pensarono nella Baia di Guanabara pensarono di trovare la foce di un fiume. La zona dove sorge attualmente la città fu però esplorata per la prima volta da coloni francesi: la loro sconfitta da parte dei portoghesi anticipò la fondazione della città, da parte dell’esploratore Estacio de Sà, che scelse come nome São Sebastião do Rio de Janeiro, in onore del re del Portogallo Sebastiano I. San Sebastiano è tutt’ora il patrono della città. Per difenderla dagli assalti dei pirati nemici dei portoghesi, nel XVII secolo furono prima costruite numerose fortezze, e poi si spostò l’intera città all’interno di un castello fortificato, iniziativa che diede a Rio il nome di Morro do Castelo (“Collina del Castello”). Quando, all’inizio del XIX secolo, l’invasione napoleonica costrinse la famiglia reale portoghese a lasciare Lisbona, essa si rifugiò a Rio, che divenne quindi la prima ed unica capitale europea fuori dal vecchio continente. Prima capitale del Brasile indipendente dal 1822, Rio riuscì a mantenere questo titolo anche dopo la fondazione della Repubblica, e fino al 1960, quando fu ultimata la costruzione di Brasilia. Da quell’anno cominciò un periodo di declino economico per la città, che coincise con lo Stato di Guanbara fino al 1975, anno della fusione con lo Stato di Rio de Janeiro.  

Rio de Janeiro – Il Cristo Redentore
Itinerari e luoghi da visitare a Rio de Janeiro – Brasile 
Centro all’avanguardia nell’industria metallurgica, ma anche della carta e dell’estrazione dei minerali, a causa della sua collocazione geografica Rio de Janeiro è caratterizzata da un clima particolarmente gradevole, mai troppo caldo durante i mesi estivi o troppo freddo durante l’inverno australe, anche se le precipitazioni sono frequenti ed a tratti anche violente. Una circostanza che favorisce l’afflusso di turisti, richiamati da tante attrazioni. Ma prima dei monumenti è impossibile non citare le favelas, le note baraccopoli costruite in prossimità delle colline, dove una larga fetta dei dodici milioni di abitanti vive in condizioni di povertà estrema, oltre che in un contesto caratterizzato da droga e malavita. La Favela da Rocinha è la più grande di tutta l’America del Sud. Il Monte Corcovado, a 700 metri d’altezza, è la seconda vetta più alta della città, dopo la Pedra da Gavea: sul Corcovado è situato il simbolo della città, la Statua del Cristo Redentore, dalla quale è possibile ammirare una visione mozzafiato dell’intero scheletro della città e di altri importanti monumenti: tra essi il Pão de Açúcar, “Pan di Zucchero”, raggiungibile attraverso una funivia e così chiamato per la sua forma rigonfiata, ed il Parco Nazionale di Tijuca, esteso per oltre tre mila ettari, che rappresenta la foresta urbana più estesa del mondo, e nel quale si possono ammirare abbondanti esempi della varia natura di Rio, in particolare le spettacolari cascate, tra le quali la Cascata Gabriela. 

 
Rio de Janeiro – Museo delle Belle Arti
Tanti gli edifici contenuti nel centro storico della città, dal Museo delle Belle Arti alle due chiese più importanti, la Calendalaria e la Cattedrale Moderna, mentre appena fuori, in località Niteroi, si può ammirare la “città sorella di Rio”, “Cidade irmã”, contenente il Museo di Arte Contemporanea. Nella zona pedonale Carioca, invece, si trova invece l’immensa Cattedrale Metropolitana. Ma Rio è anche sinonimo di divertimento: ed allora come non citare il mitico Stadio Maracanà, del quale ci occuperemo a parte, ma anche le altrettanto famose spiagge, dall’intramontabile Copacabana, che ospita vip e persone comuni, alla più elitaria Ipanema. Infine, il Carnevale. Quello di Rio è il più famoso di tutto il Brasile: le celebrazioni cominciano quaranta giorni prima di Pasqua, e vengono realizzate dai blocos, gli appartenenti ai diversi quartieri che già da gennaio avviano i preparativi con balli di samba durante i fine settimana in strade appositamente chiuse al traffico. Tra essi il Suvaco de Cristo, che sfila proprio sotto la statua del Redentore.   

Eventi e folklore a Rio de Janeiro– Brasile 
Il Carnevale è ovviamente la manifestazione di folklore più importante di Rio de Janeiro, capace di richiamare ogni anno migliaia di turisti da ogni parte del mondo. Ma dal punto di vista culturale si segnala anche l’abbondante attività dei tanti teatri disseminati in città. Il teatro fu portato in Brasile dai gesuiti, e rappresentazioni documentate sono presenti fin dal XVI secolo. Oggi, alla Casa da Opera ma non solo, il cartello annuale è ricco di rappresentazioni brasiliane e staniere, sia in opera che in prosa.   

Rio de Janeiro: tradizione enogastronomica 
La tradizione gastronomica di Rio de Janeiro rispecchia quella della cultura brasiliana, ricca di piatti dalle origini diverse. Pesci, crostacei ma anche verdure e legumi costituiscono gli ingredienti pressoché fissi dei piatti tipici di Rio, il più famoso dei quali è la feijoada, la cui ricetta è a base di fagioli neri e carne di maiale affumicata con riso bianco. Tra i piatti di carne spiccano gli spiedi accompagnati dalla cerveja, la birra locale. Dal 16 al 26 agosto 2013 si svolgerà il “Rio Gastronomia“, un vero e proprio festival della cucina che coinvolgerà tutti i 300 ristoranti della città, che prepareranno piatti ad hoc per dimostrare la peculiarità della cucina cittadina e brasiliana in generale.


Di davide Data: 08-08-2013 
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