sabato 2 febbraio 2013

Brasile 2014, il Paese indignato per le polemiche sulla sicurezza

Brasilia, (TMNews) - In vista del campionato mondiale di calcio del 2014, il Brasile cerca di soffocare le polemiche sulla sicurezza e la gestione dei soccorsi, seguite al tragico rogo nella discoteca Kiss di Santa Maria che ha causato la morte di oltre 230 persone. Nella Capitale, Brasilia, si è svolta la cerimonia per i 500 giorni dall'inizio del Mondiale, che era stata rinviata in seguito alla strage. Luis Fernandez, reappresentante del Governo brasiliano per l'organizzazione del Mondiale, ha colto l'occasione per fare il punto sulla questione sicurezza nel Paese."Eventi tragici come quello di Santa Maria - ha spiegato - accadono dappertutto: in Francia che è il Paese di Jerome Valcke, il segretario nazionale della Fifa, sono accaduti negli Stati Uniti, in Giappone, in Russia e in Cina. Perché nessuno si chiede se loro siano pronti a ospitare un Mondiale o un'Olimpiade? E' colpa della mentalità coloniale, è così radicata che la gente ha una visione distorta del Brasile. Io voglio inviare un messaggio positivo, di fiducia: non valiamo meno di altri e siamo in grado di organizzare questi eventi".A Brasilia, inoltre, si è parlato anche di un'altra pietra dello scandalo, il cosiddetto "Qatargate" ovvero l'accusa rivolta al governo di Doha di aver corrotto alcuni membri della Fifa per l'assegnazione del mondiale del 2022, episodio sul quale, ha spiegato Valcke, verranno svolti accertamenti."Sono stato nel mondo del calcio per tantissimo tempo - ha aggiunto l'ex calciatore Ronaldo, membro del comitato organizzatore di Brazil 2014 - devo dire che c'è una grande differenza tra un'accusa gratuita e la prova concreta di un fatto. È un'accusa grave e bisogna stare attenti a quel che si dice. Abbiamo bisogno di notizie positive e la Coppa del Mondo è una bella notizia che porterà un sacco di gioia e benefici al popolo brasiliano".

fonte: IlSole24ore